Burkina Faso

NOTIZIE GENERALI

La Repubblica del Burkina Faso è situata nell’Africa occidentale, nella zona sub-sahariana del Sahel. Il Paese confina a Nord con il Mali a Est con il Niger e con il Benin, a Sud con il Togo e il Ghana ed a Sud-Ovest con la Costa d’Avorio.

Ha una superficie di 274.200 kmq, con una popolazione di circa 13.228.46 abitanti (tasso di crescita demografica 2.64%). Anche se geograficamente è uno dei paesi più piccoli del versante occidentale, è allo stesso tempo uno dei più densamente popolati. La popolazione è distribuita in modo non uniforme: alle lunghe distese di terre quasi deserte nel nord, si contrappongono le regioni centrali densamente abitate.

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La popolazione è suddivisa in una sessantina di etnie: l’etnia dominante è composta dai Mossi (48%), seguita dai Peul (8%), dai Goumantché (7%), dai Bobo, e Gourounsi. Il 43% circa della popolazione è Musulmana, il 12 % è Cristiana. Ci sono inoltre anche religioni animiste africane, i cui elementi sono spesso mescolati con l’Islam.
Gran parte del paese è piatto, arido e coperto d’arbusti. Verso nord, avvicinandosi al Sahel, lascia spazio alle dune sabbiose, mentre verso sud si trovano foreste e campi di canna da zucchero e verso est un altopiano sinuoso e boschi verdeggianti. I tre fiumi principali del Burkina Faso, il Mahoun (Volta nero), il Narizon (Volta Rosso) e il Nakambe (Volta Bianco), irrigano l’altopiano centrale scendendo verso est e verso sud.

Il disboscamento e la progressiva desertificazione sono causa di terribili siccità, spesso combinate con gli effetti dei rapidi incrementi della popolazione e del bestiame e una persistente crisi economica. Il risultato è che intorno alla capitale (Ouagadougou) si è creata una zona di più di 70 Km completamente priva di alberi. Questo territorio è stato spogliato dai residenti che utilizzano il legno come pressoché unica risorsa energetica. Solo qualche parco e riserva sono sopravvissuti; se si attraversano i principali parchi nazionali si possono ancora vedere elefanti, ippopotami, bufali e coccodrilli. La copertura vegetale è quindi sottoposta ad un processo di rapida degradazione cui si aggiungono le piogge torrenziali che contribuiscono all’erosione e alla perdita di fertilità del terreno. Le terre arabili sono solo il 13% circa dell’intera superficie.
Il clima del Burkina Faso è simile a quello degli altri paesi del Sahel. Ci sono due stagioni distinte: la stagione secca che dura circa otto mesi e la stagione umida che va da giugno a tutto ottobre. I mesi piu’ caldi sono aprile e maggio, mentre i mesi piu’ umidi sono luglio e agosto.

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SITUAZIONE POLITICA
Il Burkina è una Repubblica a costituzione democratica. Dalla piena indipendenza ottenuta nel 1960, il panorama politico è stato dominato dalla Organizzazione per la Democrazia Popolare/Movimento del Lavoro. Il periodo successivo all’indipendenza dalla Francia fu caratterizzato da una forte instabilità politica che causò 5 colpi di stato in vent’anni. Il più importante fu il golpe che nel 1983 porto al potere Thomas Sankara, il quale lottò con forza contro la corruzione, e per l’emancipazione femminile, ma soprattutto per il miglioramento economico del paese. Con il governo Sankara, il Burkina fu uno dei pochi paesi africani che videro aumentare il proprio reddito pro-capite. Nel 1987 un nuovo golpe pose fine al Governo Sankara, e il paese visse una difficile fase di transizione verso le riforme democratiche che portarono poi al riconoscimento ufficiale dei partiti politici e ad elezioni presidenziali. Oggi il Burkina, pur restando uno dei paesi più poveri al mondo, gode di una relativa stabilità politica. Dal punto di vista amministrativo il territorio nazionale è suddiviso in 45 Province, 350 dipartimenti e 8205 villaggi. I capoluoghi di Provincia sono anche sedi di Comuni così come i dipartimenti i cui villaggi raggruppati superano i 10.000 abitanti.

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