Infermeria al Centro Sociale di Djicofè

Stato attuale del progetto

Ad oggi ecco i risultati raggiunti con il progetto Infermeria al nostro Centro Sociale di Djicofè, quartiere non lottizzato di Ouagadougou:

  • oltre 160 interventi al mese
  • Infermeria aperta 3 giorni alla settimana, presidiata da1 medico e 2 infermiere
  • tariffe sociali adeguate alla estrema povertà del quartiere dove operiamo
  • formati 2 medici e 4 infermieri da personale medico italiano in missione
  • collegamento con altri centri di cura e rieducazione per i casi su cui non possiamo intervenire

Obbiettivo generale del progetto

Contribuire al miglioramento della salute della popolazione di Ouagadougou tramite l’attivazione, nel Centro Sociale gestito nel quartiere periferico di Djicofè da Nasara per il Burkina, di un nuovo servizio ambulatoriale a basso costo che, utilizzando terapie basate sull’ozono, consenta il trattamento di patologie croniche invalidanti della popolazione adulta.

Contesto di riferimento

La sicurezza sociale è il risultato di un insieme di azioni messe in atto da uno Stato con l’obiettivo di fornire ai cittadini un certo grado di sicurezza nel momento in cui devono affrontare rischi legati a malattia, invalidità, disoccupazione o vecchiaia.
In Burkina Faso il sistema ufficiale di protezione sociale è stato introdotto all’epoca della colonizzazione francese e, da allora, non è cambiato; tale sistema garantisce protezione a un’esigua minoranza della popolazione attiva (7%): non godono di alcuna copertura gli addetti all’agricoltura (70%) e i lavoratori del settore informale stimati nell’80% dei lavoratori non agricoli.
Questo quadro, già di per sé desolante, si aggrava in modo esponenziale nei sobborghi delle grandi città, dove ogni anno si riversano migliaia di persone provenienti dalle campagne alla ricerca di un illusorio miglioramento rispetto alla vita rurale: pochissimi di loro trovano un lavoro con regolare contratto restando, quindi, privi di protezione sociale.
Dal 2012 la nostra associazione, Nasara per il Burkina, gestisce un Centro Sociale a Djicofè, bidonville tra le più popolose e povere di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso.
Tra i molteplici servizi forniti dal Centro è attivo un ambulatorio di riabilitazione specializzato per bambini con handicap. Nonostante l’attività sia indirizzata alla popolazione infantile, vi si presentano frequentemente anche adulti nella speranza di trovare sollievo a patologie disabilitanti conseguenti a incidenti o stress lavorativo. Molte delle loro patologie potrebbero guarire con piccole cure o un periodo di riposo ma, data l’estrema povertà delle persone che vivono nelle bidonville e la totale mancanza di protezione sociale, nessuna cura idonea viene fatta e tantomeno le persone possono permettersi un periodo di riposo. Il problema sanitario si trasforma di conseguenza da temporaneo a cronico, degenerando spesso in disabilità permanenti con forte impatto economico sulle famiglie.

Descrizione delle Attività

Avendo preso atto della consistenza del problema generato dall’alta incidenza di patologie invalidanti nella popolazione adulta attiva in condizioni di fragilità sociale, abbiamo ideato una strategia d’intervento basata sull’uso intensivo dell’ozonoterapia.
L’ozonoterapia è altamente efficace, ha un’azione antinfiammatoria ed antidolorifica riconosciuta ed è a basso costo perché non prevede l’uso di farmaci: la materia prima su cui si basa è l’ossigeno. Si tratta di una terapia facile da praticare: per la cura di molte malattie basta l’intervento di un infermiere che abbia ricevuto una formazione di base.
Queste caratteristiche sono arma vincente in un contesto dove scarseggiano sia i medicinali che le strutture sanitarie e i malati non possono pagare cure costose, soprattutto nel caso di malattie croniche, o astenersi dal lavoro per lunghi periodi.
Proponiamo di sfruttare le conosciute proprietà dell’ozono e le sue applicazioni pratiche nella cura di alcune specifiche malattie come infezioni osteoarticolari, ernia del disco, artrosi della colonna e delle articolazioni, piaghe, traumi con emorragie, ischemia degli arti inferiori, piaghe diabetiche, ulcere di Buruli.
Si tratta di patologie molto frequenti nella zona d’intervento dove, gran parte della popolazione adulta esercita lavori manuali usuranti. Tali patologie, sebbene curabili, hanno un impatto nefasto anche economico su chi ne è affetto e su tutto il suo nucleo familiare.