2009 – Teatrando per la prevenzione all’AIDS

Motivazione

Da anni la lotta contro alcune malattie come l’AIDS, la malaria e la lebbra ha mobilitato governi, organizzazioni internazionali governative e non. In paesi molto poveri quali il Burkina Faso, queste malattie sono considerate endemiche e nonostante gli sforzi compiuti per accrescere l’informazione che è alla base di ogni prevenzione, si osserva un aumento dell’incidenza di queste patologie a causa di comportamenti inadeguati. Maggiormente colpite sono naturalmente le fasce più deboli della popolazione e i bambini, colpiti fin dalla nascita. L’esperienza ha dimostrato che malattie complesse come l’AIDS richiedono l’interazione di più istituzioni, non solo di quelle sanitarie, e un sistema cooperativo multidisciplinare.

In Burkina Faso l’assistenza sanitaria così detta “pubblica” è a pagamento e la popolazione si trova nell’impossibilità economica di affrontare le spese anche per una malattia di media gravità, figuriamoci che difficoltà insormontabili può voler dire affrontare cure per l’AIDS
Molte associazioni non governative, laiche e religiose, hanno costruito e gestiscono alcuni ospedali nel tentativo di colmare alcune delle maggiori lacune del sistema sanitario pubblico.
Uno di questi ospedali è il CANDAF di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, che in pochi anni è diventato il punto di riferimento per il centro Africa, poiché nelle sue strutture vengono accolti e curati gratuitamente i malati di AIDS provenienti anche da tutti i paesi confinanti. A questo problema sanitario che sta raggiungendo dimensioni incalcolabili, si aggiungono problematiche collaterali di non minor gravità. I malati giungono al centro accompagnati dai familiari o dai loro bambini che si trovano dunque a gravitare, come “satelliti”, attorno all’area ospedaliera in situazioni di abbandono, di promiscuità ed in condizioni igieniche insufficienti

Obiettivi

In linea con quanto indicato dall’UNESCO, questo progetto ha voluto perseguire “Un approccio culturale alla prevenzione dell’AIDS” ricorrendo al teatro popolare, quale mezzo capace di coinvolgere fasce di età diverse, ma soprattutto i bambini, e di stimolare attraverso le immagini e il gioco una coscienza e una consapevolezza che sono i fondamenti di ogni prevenzione.
La nostra proposta di teatro è dunque un teatro attivo, volto ad integrare figure, immagini e personaggi della tradizione locale con un messaggio educativo e dove gli attori sono gli stessi bambini “satelliti”. Lo spettacolo è stato aperto verso l’esterno e è stato concepito come mezzo di diffusione dell’informazione: un teatro itinerante.
Questo teatro è il punto dove confluiscono le linee guida del nostro progetto, per così dire la parte germogliante del nostro albero della prevenzione.

  • Il primo dei rami di questo albero è la creazione di un “ambulatorio di minima” atto valutare la siero-positività di questi “bambini satellite”, raccoglierne i dati, effettuarne i richiami a tempo debito e seguirne la terapia.
  • Il secondo dei rami riguarda la creazione di uno spazio dove questi bambini possano alloggiare e migliorare quindi la loro condizione igienica.
  • Il terzo ramo è l’organizzazione di un laboratorio teatrale per la costruzione delle marionette e di tutto il materiale necessario agli spettacoli.
  • Il quarto ramo comprende la formazione di animatori locali in grado di continuare il percorso di questo progetto una volta che la troupe di teatro proveniente dal nostro progetto si sia allontanata

Destinatari

Sono stati i bambini e gli adolescenti che normalmente hanno una scarsa conoscenza del problema e sono più facilmente soggetti al contagio sia all’interno della famiglia che nei villaggi di residenza.

In particolare il progetto si è articolato nelle seguenti attività:

  • abbiamo formato un gruppo di operatori sanitari che identifichi i temi da sviluppare e ne delinei i contenuti scientifici e di prevenzione
  • abbiamo formato una troupe di teatro che, tenuto conto dei temi sanitari e di prevenzione da sviluppare, identificherà le tipologie di spettacolo e le modalità di coinvolgimento del pubblico
  • abbiamo identificato il calendario ed i luoghi dove concentrare le azioni
  • abbiamo formato una troupe di animatori che insieme agli attori coinvolga il pubblico nel dibattito e tenga traccia delle discussioni e degli argomenti trattati e passi le informazioni agli “ambulatori di minima”
  • abbiamo poi reso possibile la disseminazione delle informazioni ottenute durante il progetto

Risultati ottenuti

Gli obiettivi che questo progetto ha raggiunto sono:

  • miglioramento della informazione relativamente alla fascia di età
  • favorire una più grande recettività e accettazione delle informazioni sul virus
  • sensibilizzare la popolazione alla necessità di agire e di cambiare i comportamenti
  • far partecipare i giovani alla realizzazione di questi obiettivi
  • insegnamento di auto-aiuto tra sieropositive e malati di AIDS

Luogo e periodo

Il progetto ha avuto luogo in Burkina Faso nelle province di Ouagadougou e di Kaya nel periodo 2008-2009

Guarda le foto del progetto.